Primi commenti, a caldo, appena tornato dalla gara… comunque questa andrà a finire, per me sarà un successo!
È stata la mia prima gara FIAS… fatta con tanti amici del TDM, 6 stage belli e in grado di dare soddisfazioni.
Ben arbitrata, con attenzione alla sicurezza.
Anche se avrei da obiettare sul regolamento nazionale… ho visto ragazzi tirare bene, essere squalificati per aver inavvertitamente passato la pistola davanti al proprio braccio… so che tutti i regolamenti sono Draconiani in merito: “a C A S A, senza passare dal via”.
Ma continuo a pensare che uno che si è allenato, ha fatto km (a volte centinaia), se rischia di spararsi in un piede… non merita l’immediata espulsione. La prima volta che lo fa, gli annullerei i punti dello stage (in questo modo, comunque la gara gli va a pallino, ma almeno può continuare a divertirsi). La seconda volta che lo fa, allora si, che merita l’espulsione. Diverso è il caso della canna verso un altro (spettatore o SO che sia). In questo caso non mi sparo io in un piede, ma nella pancia di un altro che non centra nulla con la mia incompetenza. In questo caso si, “espulsione rapida”.
Ad ogni modo, tutti i regolamenti internazionali sono chiari a riguardo… per cui:
1) Primo obbiettivo, non farsi sbattere fuori per errori di sicurezza.
Obiettivo raggiunto.
2) Secondo obiettivo, non fare troppi errori procedurali: fuoco fuori copertura, ingaggi in ordine sbagliato, etc.
Obiettivo parzialmente raggiunto: 1 penalità di procedura mi è stata data, su un punto in cui forse ci si poteva anche impuntare con l'SO… Stage 4, quello “ a sorpresa” nella "Killing House", dopo i primi corridoi fatti con il fucile della Jager (che assomigliava tanto ad un giocattolo da soft-air), prendo la pistola e ad un certo punto mi trovo 2 sagome davanti, una a circa 1 metro, l’altra a 1 metro e mezzo. Spuntano fuori dalla cover di una barricata all’improvviso mentre corro in avanti. Il Security Officer, grida «Cover», al che indietreggio ed ingaggio la sagoma più vicina (quella più pericolosa). Secondo l’SO avrei dovuto prima tirare a quella più lontana, dato che emergendo dalla paratia a “fetta di torta” sarebbe stata la prima visibile. Sono un neofita, posso aver valutato male, quindi non contesto affatto… non mi interessava, lo stage era comunque divertente.
3) Terzo obiettivo, non piazzarsi ultimi… questo sarà ben difficile da _non_ raggiungere :-(
La mia monofilare cal.45 con 8 colpi nel caricatore, non può competere in velocità di maneggio con delle Wonder Nine con due volte (o più) di cartucce. Dover fare il doppio di cambi (e di perdite di tempo), pur rimanendo nella stessa graduatoria con Glock e Beretta, è evidente che o si è Mandrake, oppure non ha speranza. Io di certo non sono Mandrake... la mia precisione nei tiri in movimento lascia un po' a desiderare ^__^
Apprezzata tantissimo l’offerta di una Beretta in 9x21… ma tanto ero li per divertirmi, e dover far impazzire la gente per farmi prestare tutta la buffetteria (fondina e porta-caricaotori in primis), alla mia prima gara, non rientra nella mia idea di “spasso con gli amici”. Ma arrivando ultimo… almeno, avrò ben diritto alla “Cartuccia di Legno”?
4) Quarto obiettivo fare foto e video… raggiunto, in parte… la squadra si è spezzata a causa della necessità di SO e assistenti in gara… Mango e Alex si sono dovuti separare da me e Pietro… peccato… i loro consigli su come affrontare gli stage sarebbero stati certamente preziosi. Sarà per la prossima volta. Adesso comunque abbiamo tante foto e filmati di me e Pietro (con in mano M16, M-4, AK-47, Tikka T-3...questa è la prova che la fine del mondo è vicina :-)
5) Obiettivo d’opportunità (cioè non programmato): avere delle soddisfazioni personali.
Raggiunto alla grande! Al tiro dello Stage 6 (quello con il fucile di precisione e del fucile d’assalto) ho centrato 2 volte l’asso di cuori… prima volta in vita mia che usavo un’arma sniper (seconda volta con un fucile, prima avevo sparacchiato “in linea” una trentina di colpi a 25 metri con degli AK-47, ma senza poterci mirare, perché hanno il calcio troppo corto per la mia corporatura). Qui, invece si parlava di un tiro dopo aver corso in salita con due cassette di munizioni piene, in modo da arrivare ad imbracciare un SIGNOR fucile, con il fiato corto e il battito cardiaco accelerato. Due centri perfetti come mia prima performance.
«È culo», dico io.
«No, non lo è»… dicono gli SO dello stage... «Un colpo può esserlo, l’altro è “manico”…. Avevi già tirato con un fucile simile, vero?»
«NO, mai.»
Poco dopo, alla fine della giornata, davanti ad una piadina, mentre chiacchieravo con un ragazzo della squadra dell’antiterrorismo della Guardia di Finanza, ricevo anche i suoi complimenti… e lui è un tiratore scelto… e istruttore!
«Io l’ho colpito solo una volta. Complimenti ancora… se ti arruoli, hai un mestiere»
Grande giornata.
Grazie a tutti per avermi sopportato, aiutato, spronato e appoggiato.
Primi commenti, a caldo, appena tornato dalla gara… comunque questa andrà a finire, per me sarà un successo!
È stata la mia prima gara FIAS… fatta con tanti amici del TDM, 6 stage belli e in grado di dare soddisfazioni.
Ben arbitrata, con attenzione alla sicurezza.
Anche se avrei da obiettare sul regolamento nazionale… ho visto ragazzi tirare bene, essere squalificati per aver inavvertitamente passato la pistola davanti al proprio braccio… so che tutti i regolamenti sono Draconiani in merito: “a C A S A, senza passare dal via”.
Ma continuo a pensare che uno che si è allenato, ha fatto km (a volte centinaia), se rischia di spararsi in un piede… non merita l’immediata espulsione. La prima volta che lo fa, gli annullerei i punti dello stage (in questo modo, comunque la gara gli va a pallino, ma almeno può continuare a divertirsi). La seconda volta che lo fa, allora si, che merita l’espulsione. Diverso è il caso della canna verso un altro (spettatore o SO che sia). In questo caso non mi sparo io in un piede, ma nella pancia di un altro che non centra nulla con la mia incompetenza. In questo caso si, “espulsione rapida”.
Ad ogni modo, tutti i regolamenti internazionali sono chiari a riguardo… per cui:
1) Primo obbiettivo, non farsi sbattere fuori per errori di sicurezza.
Obiettivo raggiunto.
2) Secondo obiettivo, non fare troppi errori procedurali: fuoco fuori copertura, ingaggi in ordine sbagliato, etc.
Obiettivo parzialmente raggiunto: 1 penalità di procedura mi è stata data, su un punto in cui forse ci si poteva anche impuntare con l'SO… Stage 4, quello “ a sorpresa” nella "Killing House", dopo i primi corridoi fatti con il fucile della Jager (che assomigliava tanto ad un giocattolo da soft-air), prendo la pistola e ad un certo punto mi trovo 2 sagome davanti, una a circa 1 metro, l’altra a 1 metro e mezzo. Spuntano fuori dalla cover di una barricata all’improvviso mentre corro in avanti. Il Security Officer, grida «Cover», al che indietreggio ed ingaggio la sagoma più vicina (quella più pericolosa). Secondo l’SO avrei dovuto prima tirare a quella più lontana, dato che emergendo dalla paratia a “fetta di torta” sarebbe stata la prima visibile. Sono un neofita, posso aver valutato male, quindi non contesto affatto… non mi interessava, lo stage era comunque divertente.
3) Terzo obiettivo, non piazzarsi ultimi… questo sarà ben difficile da _non_ raggiungere :-(
La mia monofilare cal.45 con 8 colpi nel caricatore, non può competere in velocità di maneggio con delle Wonder Nine con due volte (o più) di cartucce. Dover fare il doppio di cambi (e di perdite di tempo), pur rimanendo nella stessa graduatoria con Glock e Beretta, è evidente che o si è Mandrake, oppure non ha speranza. Io di certo non sono Mandrake... la mia precisione nei tiri in movimento lascia un po' a desiderare ^__^
Apprezzata tantissimo l’offerta di una Beretta in 9x21… ma tanto ero li per divertirmi, e dover far impazzire la gente per farmi prestare tutta la buffetteria (fondina e porta-caricaotori in primis), alla mia prima gara, non rientra nella mia idea di “spasso con gli amici”. Ma arrivando ultimo… almeno, avrò ben diritto alla “Cartuccia di Legno”?
4) Quarto obiettivo fare foto e video… raggiunto, in parte… la squadra si è spezzata a causa della necessità di SO e assistenti in gara… Mango e Alex si sono dovuti separare da me e Pietro… peccato… i loro consigli su come affrontare gli stage sarebbero stati certamente preziosi. Sarà per la prossima volta. Adesso comunque abbiamo tante foto e filmati di me e Pietro (con in mano M16, M-4, AK-47, Tikka T-3...questa è la prova che la fine del mondo è vicina :-)
5) Obiettivo d’opportunità (cioè non programmato): avere delle soddisfazioni personali.
Raggiunto alla grande! Al tiro dello Stage 6 (quello con il fucile di precisione e del fucile d’assalto) ho centrato 2 volte l’asso di cuori… prima volta in vita mia che usavo un’arma sniper (seconda volta con un fucile, prima avevo sparacchiato “in linea” una trentina di colpi a 25 metri con degli AK-47, ma senza poterci mirare, perché hanno il calcio troppo corto per la mia corporatura). Qui, invece si parlava di un tiro dopo aver corso in salita con due cassette di munizioni piene, in modo da arrivare ad imbracciare un SIGNOR fucile, con il fiato corto e il battito cardiaco accelerato. Due centri perfetti come mia prima performance.
«È culo», dico io.
«No, non lo è»… dicono gli SO dello stage... «Un colpo può esserlo, l’altro è “manico”…. Avevi già tirato con un fucile simile, vero?»
«NO, mai.»
Poco dopo, alla fine della giornata, davanti ad una piadina, mentre chiacchieravo con un ragazzo della squadra dell’antiterrorismo della Guardia di Finanza, ricevo anche i suoi complimenti… e lui è un tiratore scelto… e istruttore!
«Io l’ho colpito solo una volta. Complimenti ancora… se ti arruoli, hai un mestiere»
Primi commenti, a caldo, appena tornato dalla gara… comunque questa andrà a finire, per me sarà un successo!
È stata la mia prima gara FIAS… fatta con tanti amici del TDM, 6 stage belli e in grado di dare soddisfazioni.
Ben arbitrata, con attenzione alla sicurezza.
Anche se avrei da obiettare sul regolamento nazionale… ho visto ragazzi tirare bene, essere squalificati per aver inavvertitamente passato la pistola davanti al proprio braccio… so che tutti i regolamenti sono Draconiani in merito: “a C A S A, senza passare dal via”.
Ma continuo a pensare che uno che si è allenato, ha fatto km (a volte centinaia), se rischia di spararsi in un piede… non merita l’immediata espulsione. La prima volta che lo fa, gli annullerei i punti dello stage (in questo modo, comunque la gara gli va a pallino, ma almeno può continuare a divertirsi). La seconda volta che lo fa, allora si, che merita l’espulsione. Diverso è il caso della canna verso un altro (spettatore o SO che sia). In questo caso non mi sparo io in un piede, ma nella pancia di un altro che non centra nulla con la mia incompetenza. In questo caso si, “espulsione rapida”.
Ad ogni modo, tutti i regolamenti internazionali sono chiari a riguardo… per cui:
1) Primo obbiettivo, non farsi sbattere fuori per errori di sicurezza.
Obiettivo raggiunto.
2) Secondo obiettivo, non fare troppi errori procedurali: fuoco fuori copertura, ingaggi in ordine sbagliato, etc.
Obiettivo parzialmente raggiunto: 1 penalità di procedura mi è stata data, su un punto in cui forse ci si poteva anche impuntare con l'SO… Stage 4, quello “ a sorpresa” nella "Killing House", dopo i primi corridoi fatti con il fucile della Jager (che assomigliava tanto ad un giocattolo da soft-air), prendo la pistola e ad un certo punto mi trovo 2 sagome davanti, una a circa 1 metro, l’altra a 1 metro e mezzo. Spuntano fuori dalla cover di una barricata all’improvviso mentre corro in avanti. Il Security Officer, grida «Cover», al che indietreggio ed ingaggio la sagoma più vicina (quella più pericolosa). Secondo l’SO avrei dovuto prima tirare a quella più lontana, dato che emergendo dalla paratia a “fetta di torta” sarebbe stata la prima visibile. Sono un neofita, posso aver valutato male, quindi non contesto affatto… non mi interessava, lo stage era comunque divertente.
3) Terzo obiettivo, non piazzarsi ultimi… questo sarà ben difficile da _non_ raggiungere :-(
La mia monofilare cal.45 con 8 colpi nel caricatore, non può competere in velocità di maneggio con delle Wonder Nine con due volte (o più) di cartucce. Dover fare il doppio di cambi (e di perdite di tempo), pur rimanendo nella stessa graduatoria con Glock e Beretta, è evidente che o si è Mandrake, oppure non ha speranza. Io di certo non sono Mandrake... la mia precisione nei tiri in movimento lascia un po' a desiderare ^__^
Apprezzata tantissimo l’offerta di una Beretta in 9x21… ma tanto ero li per divertirmi, e dover far impazzire la gente per farmi prestare tutta la buffetteria (fondina e porta-caricaotori in primis), alla mia prima gara, non rientra nella mia idea di “spasso con gli amici”. Ma arrivando ultimo… almeno, avrò ben diritto alla “Cartuccia di Legno”?
4) Quarto obiettivo fare foto e video… raggiunto, in parte… la squadra si è spezzata a causa della necessità di SO e assistenti in gara… Mango e Alex si sono dovuti separare da me e Pietro… peccato… i loro consigli su come affrontare gli stage sarebbero stati certamente preziosi. Sarà per la prossima volta. Adesso comunque abbiamo tante foto e filmati di me e Pietro (con in mano M16, M-4, AK-47, Tikka T-3...questa è la prova che la fine del mondo è vicina :-)
5) Obiettivo d’opportunità (cioè non programmato): avere delle soddisfazioni personali.
Raggiunto alla grande! Al tiro dello Stage 6 (quello con il fucile di precisione e del fucile d’assalto) ho centrato 2 volte l’asso di cuori… prima volta in vita mia che usavo un’arma sniper (seconda volta con un fucile, prima avevo sparacchiato “in linea” una trentina di colpi a 25 metri con degli AK-47, ma senza poterci mirare, perché hanno il calcio troppo corto per la mia corporatura). Qui, invece si parlava di un tiro dopo aver corso in salita con due cassette di munizioni piene, in modo da arrivare ad imbracciare un SIGNOR fucile, con il fiato corto e il battito cardiaco accelerato. Due centri perfetti come mia prima performance.
«È culo», dico io.
«No, non lo è»… dicono gli SO dello stage... «Un colpo può esserlo, l’altro è “manico”…. Avevi già tirato con un fucile simile, vero?»
«NO, mai.»
Poco dopo, alla fine della giornata, davanti ad una piadina, mentre chiacchieravo con un ragazzo della squadra dell’antiterrorismo della Guardia di Finanza, ricevo anche i suoi complimenti… e lui è un tiratore scelto… e istruttore!
«Io l’ho colpito solo una volta. Complimenti ancora… se ti arruoli, hai un mestiere»
Primi commenti, a caldo, appena tornato dalla gara… comunque questa andrà a finire, per me sarà un successo!
È stata la mia prima gara FIAS… fatta con tanti amici del TDM, 6 stage belli e in grado di dare soddisfazioni.
Ben arbitrata, con attenzione alla sicurezza.
Anche se avrei da obiettare sul regolamento nazionale… ho visto ragazzi tirare bene, essere squalificati per aver inavvertitamente passato la pistola davanti al proprio braccio… so che tutti i regolamenti sono Draconiani in merito: “a C A S A, senza passare dal via”.
Ma continuo a pensare che uno che si è allenato, ha fatto km (a volte centinaia), se rischia di spararsi in un piede… non merita l’immediata espulsione. La prima volta che lo fa, gli annullerei i punti dello stage (in questo modo, comunque la gara gli va a pallino, ma almeno può continuare a divertirsi). La seconda volta che lo fa, allora si, che merita l’espulsione. Diverso è il caso della canna verso un altro (spettatore o SO che sia). In questo caso non mi sparo io in un piede, ma nella pancia di un altro che non centra nulla con la mia incompetenza. In questo caso si, “espulsione rapida”.
Ad ogni modo, tutti i regolamenti internazionali sono chiari a riguardo… per cui:
1) Primo obbiettivo, non farsi sbattere fuori per errori di sicurezza.
Obiettivo raggiunto.
2) Secondo obiettivo, non fare troppi errori procedurali: fuoco fuori copertura, ingaggi in ordine sbagliato, etc.
Obiettivo parzialmente raggiunto: 1 penalità di procedura mi è stata data, su un punto in cui forse ci si poteva anche impuntare con l'SO… Stage 4, quello “ a sorpresa” nella "Killing House", dopo i primi corridoi fatti con il fucile della Jager (che assomigliava tanto ad un giocattolo da soft-air), prendo la pistola e ad un certo punto mi trovo 2 sagome davanti, una a circa 1 metro, l’altra a 1 metro e mezzo. Spuntano fuori dalla cover di una barricata all’improvviso mentre corro in avanti. Il Security Officer, grida «Cover», al che indietreggio ed ingaggio la sagoma più vicina (quella più pericolosa). Secondo l’SO avrei dovuto prima tirare a quella più lontana, dato che emergendo dalla paratia a “fetta di torta” sarebbe stata la prima visibile. Sono un neofita, posso aver valutato male, quindi non contesto affatto… non mi interessava, lo stage era comunque divertente.
3) Terzo obiettivo, non piazzarsi ultimi… questo sarà ben difficile da _non_ raggiungere :-(
La mia monofilare cal.45 con 8 colpi nel caricatore, non può competere in velocità di maneggio con delle Wonder Nine con due volte (o più) di cartucce. Dover fare il doppio di cambi (e di perdite di tempo), pur rimanendo nella stessa graduatoria con Glock e Beretta, è evidente che o si è Mandrake, oppure non ha speranza. Io di certo non sono Mandrake... la mia precisione nei tiri in movimento lascia un po' a desiderare ^__^
Apprezzata tantissimo l’offerta di una Beretta in 9x21… ma tanto ero li per divertirmi, e dover far impazzire la gente per farmi prestare tutta la buffetteria (fondina e porta-caricaotori in primis), alla mia prima gara, non rientra nella mia idea di “spasso con gli amici”. Ma arrivando ultimo… almeno, avrò ben diritto alla “Cartuccia di Legno”?
4) Quarto obiettivo fare foto e video… raggiunto, in parte… la squadra si è spezzata a causa della necessità di SO e assistenti in gara… Mango e Alex si sono dovuti separare da me e Pietro… peccato… i loro consigli su come affrontare gli stage sarebbero stati certamente preziosi. Sarà per la prossima volta. Adesso comunque abbiamo tante foto e filmati di me e Pietro (con in mano M16, M-4, AK-47, Tikka T-3...questa è la prova che la fine del mondo è vicina :-)
5) Obiettivo d’opportunità (cioè non programmato): avere delle soddisfazioni personali.
Raggiunto alla grande! Al tiro dello Stage 6 (quello con il fucile di precisione e del fucile d’assalto) ho centrato 2 volte l’asso di cuori… prima volta in vita mia che usavo un’arma sniper (seconda volta con un fucile, prima avevo sparacchiato “in linea” una trentina di colpi a 25 metri con degli AK-47, ma senza poterci mirare, perché hanno il calcio troppo corto per la mia corporatura). Qui, invece si parlava di un tiro dopo aver corso in salita con due cassette di munizioni piene, in modo da arrivare ad imbracciare un SIGNOR fucile, con il fiato corto e il battito cardiaco accelerato. Due centri perfetti come mia prima performance.
«È culo», dico io.
«No, non lo è»… dicono gli SO dello stage... «Un colpo può esserlo, l’altro è “manico”…. Avevi già tirato con un fucile simile, vero?»
«NO, mai.»
Poco dopo, alla fine della giornata, davanti ad una piadina, mentre chiacchieravo con un ragazzo della squadra dell’antiterrorismo della Guardia di Finanza, ricevo anche i suoi complimenti… e lui è un tiratore scelto… e istruttore!
«Io l’ho colpito solo una volta. Complimenti ancora… se ti arruoli, hai un mestiere»
Primi commenti, a caldo, appena tornato dalla gara… comunque questa andrà a finire, per me sarà un successo!
È stata la mia prima gara FIAS… fatta con tanti amici del TDM, 6 stage belli e in grado di dare soddisfazioni.
Ben arbitrata, con attenzione alla sicurezza.
Anche se avrei da obiettare sul regolamento nazionale… ho visto ragazzi tirare bene, essere squalificati per aver inavvertitamente passato la pistola davanti al proprio braccio… so che tutti i regolamenti sono Draconiani in merito: “a C A S A, senza passare dal via”.
Ma continuo a pensare che uno che si è allenato, ha fatto km (a volte centinaia), se rischia di spararsi in un piede… non merita l’immediata espulsione. La prima volta che lo fa, gli annullerei i punti dello stage (in questo modo, comunque la gara gli va a pallino, ma almeno può continuare a divertirsi). La seconda volta che lo fa, allora si, che merita l’espulsione. Diverso è il caso della canna verso un altro (spettatore o SO che sia). In questo caso non mi sparo io in un piede, ma nella pancia di un altro che non centra nulla con la mia incompetenza. In questo caso si, “espulsione rapida”.
Ad ogni modo, tutti i regolamenti internazionali sono chiari a riguardo… per cui:
1) Primo obbiettivo, non farsi sbattere fuori per errori di sicurezza.
Obiettivo raggiunto.
2) Secondo obiettivo, non fare troppi errori procedurali: fuoco fuori copertura, ingaggi in ordine sbagliato, etc.
Obiettivo parzialmente raggiunto: 1 penalità di procedura mi è stata data, su un punto in cui forse ci si poteva anche impuntare con l'SO… Stage 4, quello “ a sorpresa” nella "Killing House", dopo i primi corridoi fatti con il fucile della Jager (che assomigliava tanto ad un giocattolo da soft-air), prendo la pistola e ad un certo punto mi trovo 2 sagome davanti, una a circa 1 metro, l’altra a 1 metro e mezzo. Spuntano fuori dalla cover di una barricata all’improvviso mentre corro in avanti. Il Security Officer, grida «Cover», al che indietreggio ed ingaggio la sagoma più vicina (quella più pericolosa). Secondo l’SO avrei dovuto prima tirare a quella più lontana, dato che emergendo dalla paratia a “fetta di torta” sarebbe stata la prima visibile. Sono un neofita, posso aver valutato male, quindi non contesto affatto… non mi interessava, lo stage era comunque divertente.
3) Terzo obiettivo, non piazzarsi ultimi… questo sarà ben difficile da _non_ raggiungere :-(
La mia monofilare cal.45 con 8 colpi nel caricatore, non può competere in velocità di maneggio con delle Wonder Nine con due volte (o più) di cartucce. Dover fare il doppio di cambi (e di perdite di tempo), pur rimanendo nella stessa graduatoria con Glock e Beretta, è evidente che o si è Mandrake, oppure non ha speranza. Io di certo non sono Mandrake... la mia precisione nei tiri in movimento lascia un po' a desiderare ^__^
Apprezzata tantissimo l’offerta di una Beretta in 9x21… ma tanto ero li per divertirmi, e dover far impazzire la gente per farmi prestare tutta la buffetteria (fondina e porta-caricaotori in primis), alla mia prima gara, non rientra nella mia idea di “spasso con gli amici”. Ma arrivando ultimo… almeno, avrò ben diritto alla “Cartuccia di Legno”?
4) Quarto obiettivo fare foto e video… raggiunto, in parte… la squadra si è spezzata a causa della necessità di SO e assistenti in gara… Mango e Alex si sono dovuti separare da me e Pietro… peccato… i loro consigli su come affrontare gli stage sarebbero stati certamente preziosi. Sarà per la prossima volta. Adesso comunque abbiamo tante foto e filmati di me e Pietro (con in mano M16, M-4, AK-47, Tikka T-3...questa è la prova che la fine del mondo è vicina :-)
5) Obiettivo d’opportunità (cioè non programmato): avere delle soddisfazioni personali.
Raggiunto alla grande! Al tiro dello Stage 6 (quello con il fucile di precisione e del fucile d’assalto) ho centrato 2 volte l’asso di cuori… prima volta in vita mia che usavo un’arma sniper (seconda volta con un fucile, prima avevo sparacchiato “in linea” una trentina di colpi a 25 metri con degli AK-47, ma senza poterci mirare, perché hanno il calcio troppo corto per la mia corporatura). Qui, invece si parlava di un tiro dopo aver corso in salita con due cassette di munizioni piene, in modo da arrivare ad imbracciare un SIGNOR fucile, con il fiato corto e il battito cardiaco accelerato. Due centri perfetti come mia prima performance.
«È culo», dico io.
«No, non lo è»… dicono gli SO dello stage... «Un colpo può esserlo, l’altro è “manico”…. Avevi già tirato con un fucile simile, vero?»
«NO, mai.»
Poco dopo, alla fine della giornata, davanti ad una piadina, mentre chiacchieravo con un ragazzo della squadra dell’antiterrorismo della Guardia di Finanza, ricevo anche i suoi complimenti… e lui è un tiratore scelto… e istruttore!
«Io l’ho colpito solo una volta. Complimenti ancora… se ti arruoli, hai un mestiere»
Primi commenti, a caldo, appena tornato dalla gara… comunque questa andrà a finire, per me sarà un successo!
È stata la mia prima gara FIAS… fatta con tanti amici del TDM, 6 stage belli e in grado di dare soddisfazioni.
Ben arbitrata, con attenzione alla sicurezza.
Anche se avrei da obiettare sul regolamento nazionale… ho visto ragazzi tirare bene, essere squalificati per aver inavvertitamente passato la pistola davanti al proprio braccio… so che tutti i regolamenti sono Draconiani in merito: “a C A S A, senza passare dal via”.
Ma continuo a pensare che uno che si è allenato, ha fatto km (a volte centinaia), se rischia di spararsi in un piede… non merita l’immediata espulsione. La prima volta che lo fa, gli annullerei i punti dello stage (in questo modo, comunque la gara gli va a pallino, ma almeno può continuare a divertirsi). La seconda volta che lo fa, allora si, che merita l’espulsione. Diverso è il caso della canna verso un altro (spettatore o SO che sia). In questo caso non mi sparo io in un piede, ma nella pancia di un altro che non centra nulla con la mia incompetenza. In questo caso si, “espulsione rapida”.
Ad ogni modo, tutti i regolamenti internazionali sono chiari a riguardo… per cui:
1) Primo obbiettivo, non farsi sbattere fuori per errori di sicurezza.
Obiettivo raggiunto.
2) Secondo obiettivo, non fare troppi errori procedurali: fuoco fuori copertura, ingaggi in ordine sbagliato, etc.
Obiettivo parzialmente raggiunto: 1 penalità di procedura mi è stata data, su un punto in cui forse ci si poteva anche impuntare con l'SO… Stage 4, quello “ a sorpresa” nella "Killing House", dopo i primi corridoi fatti con il fucile della Jager (che assomigliava tanto ad un giocattolo da soft-air), prendo la pistola e ad un certo punto mi trovo 2 sagome davanti, una a circa 1 metro, l’altra a 1 metro e mezzo. Spuntano fuori dalla cover di una barricata all’improvviso mentre corro in avanti. Il Security Officer, grida «Cover», al che indietreggio ed ingaggio la sagoma più vicina (quella più pericolosa). Secondo l’SO avrei dovuto prima tirare a quella più lontana, dato che emergendo dalla paratia a “fetta di torta” sarebbe stata la prima visibile. Sono un neofita, posso aver valutato male, quindi non contesto affatto… non mi interessava, lo stage era comunque divertente.
3) Terzo obiettivo, non piazzarsi ultimi… questo sarà ben difficile da _non_ raggiungere :-(
La mia monofilare cal.45 con 8 colpi nel caricatore, non può competere in velocità di maneggio con delle Wonder Nine con due volte (o più) di cartucce. Dover fare il doppio di cambi (e di perdite di tempo), pur rimanendo nella stessa graduatoria con Glock e Beretta, è evidente che o si è Mandrake, oppure non ha speranza. Io di certo non sono Mandrake... la mia precisione nei tiri in movimento lascia un po' a desiderare ^__^
Apprezzata tantissimo l’offerta di una Beretta in 9x21… ma tanto ero li per divertirmi, e dover far impazzire la gente per farmi prestare tutta la buffetteria (fondina e porta-caricaotori in primis), alla mia prima gara, non rientra nella mia idea di “spasso con gli amici”. Ma arrivando ultimo… almeno, avrò ben diritto alla “Cartuccia di Legno”?
4) Quarto obiettivo fare foto e video… raggiunto, in parte… la squadra si è spezzata a causa della necessità di SO e assistenti in gara… Mango e Alex si sono dovuti separare da me e Pietro… peccato… i loro consigli su come affrontare gli stage sarebbero stati certamente preziosi. Sarà per la prossima volta. Adesso comunque abbiamo tante foto e filmati di me e Pietro (con in mano M16, M-4, AK-47, Tikka T-3...questa è la prova che la fine del mondo è vicina :-)
5) Obiettivo d’opportunità (cioè non programmato): avere delle soddisfazioni personali.
Raggiunto alla grande! Al tiro dello Stage 6 (quello con il fucile di precisione e del fucile d’assalto) ho centrato 2 volte l’asso di cuori… prima volta in vita mia che usavo un’arma sniper (seconda volta con un fucile, prima avevo sparacchiato “in linea” una trentina di colpi a 25 metri con degli AK-47, ma senza poterci mirare, perché hanno il calcio troppo corto per la mia corporatura). Qui, invece si parlava di un tiro dopo aver corso in salita con due cassette di munizioni piene, in modo da arrivare ad imbracciare un SIGNOR fucile, con il fiato corto e il battito cardiaco accelerato. Due centri perfetti come mia prima performance.
«È culo», dico io.
«No, non lo è»… dicono gli SO dello stage... «Un colpo può esserlo, l’altro è “manico”…. Avevi già tirato con un fucile simile, vero?»
«NO, mai.»
Poco dopo, alla fine della giornata, davanti ad una piadina, mentre chiacchieravo con un ragazzo della squadra dell’antiterrorismo della Guardia di Finanza, ricevo anche i suoi complimenti… e lui è un tiratore scelto… e istruttore!
«Io l’ho colpito solo una volta. Complimenti ancora… se ti arruoli, hai un mestiere»
Primi commenti, a caldo, appena tornato dalla gara… comunque questa andrà a finire, per me sarà un successo!
È stata la mia prima gara FIAS… fatta con tanti amici del TDM, 6 stage belli e in grado di dare soddisfazioni.
Ben arbitrata, con attenzione alla sicurezza.
Anche se avrei da obiettare sul regolamento nazionale… ho visto ragazzi tirare bene, essere squalificati per aver inavvertitamente passato la pistola davanti al proprio braccio… so che tutti i regolamenti sono Draconiani in merito: “a C A S A, senza passare dal via”.
Ma continuo a pensare che uno che si è allenato, ha fatto km (a volte centinaia), se rischia di spararsi in un piede… non merita l’immediata espulsione. La prima volta che lo fa, gli annullerei i punti dello stage (in questo modo, comunque la gara gli va a pallino, ma almeno può continuare a divertirsi). La seconda volta che lo fa, allora si, che merita l’espulsione. Diverso è il caso della canna verso un altro (spettatore o SO che sia). In questo caso non mi sparo io in un piede, ma nella pancia di un altro che non centra nulla con la mia incompetenza. In questo caso si, “espulsione rapida”.
Ad ogni modo, tutti i regolamenti internazionali sono chiari a riguardo… per cui:
1) Primo obbiettivo, non farsi sbattere fuori per errori di sicurezza.
Obiettivo raggiunto.
2) Secondo obiettivo, non fare troppi errori procedurali: fuoco fuori copertura, ingaggi in ordine sbagliato, etc.
Obiettivo parzialmente raggiunto: 1 penalità di procedura mi è stata data, su un punto in cui forse ci si poteva anche impuntare con l'SO… Stage 4, quello “ a sorpresa” nella "Killing House", dopo i primi corridoi fatti con il fucile della Jager (che assomigliava tanto ad un giocattolo da soft-air), prendo la pistola e ad un certo punto mi trovo 2 sagome davanti, una a circa 1 metro, l’altra a 1 metro e mezzo. Spuntano fuori dalla cover di una barricata all’improvviso mentre corro in avanti. Il Security Officer, grida «Cover», al che indietreggio ed ingaggio la sagoma più vicina (quella più pericolosa). Secondo l’SO avrei dovuto prima tirare a quella più lontana, dato che emergendo dalla paratia a “fetta di torta” sarebbe stata la prima visibile. Sono un neofita, posso aver valutato male, quindi non contesto affatto… non mi interessava, lo stage era comunque divertente.
3) Terzo obiettivo, non piazzarsi ultimi… questo sarà ben difficile da _non_ raggiungere :-(
La mia monofilare cal.45 con 8 colpi nel caricatore, non può competere in velocità di maneggio con delle Wonder Nine con due volte (o più) di cartucce. Dover fare il doppio di cambi (e di perdite di tempo), pur rimanendo nella stessa graduatoria con Glock e Beretta, è evidente che o si è Mandrake, oppure non ha speranza. Io di certo non sono Mandrake... la mia precisione nei tiri in movimento lascia un po' a desiderare ^__^
Apprezzata tantissimo l’offerta di una Beretta in 9x21… ma tanto ero li per divertirmi, e dover far impazzire la gente per farmi prestare tutta la buffetteria (fondina e porta-caricaotori in primis), alla mia prima gara, non rientra nella mia idea di “spasso con gli amici”. Ma arrivando ultimo… almeno, avrò ben diritto alla “Cartuccia di Legno”?
4) Quarto obiettivo fare foto e video… raggiunto, in parte… la squadra si è spezzata a causa della necessità di SO e assistenti in gara… Mango e Alex si sono dovuti separare da me e Pietro… peccato… i loro consigli su come affrontare gli stage sarebbero stati certamente preziosi. Sarà per la prossima volta. Adesso comunque abbiamo tante foto e filmati di me e Pietro (con in mano M16, M-4, AK-47, Tikka T-3...questa è la prova che la fine del mondo è vicina :-)
5) Obiettivo d’opportunità (cioè non programmato): avere delle soddisfazioni personali.
Raggiunto alla grande! Al tiro dello Stage 6 (quello con il fucile di precisione e del fucile d’assalto) ho centrato 2 volte l’asso di cuori… prima volta in vita mia che usavo un’arma sniper (seconda volta con un fucile, prima avevo sparacchiato “in linea” una trentina di colpi a 25 metri con degli AK-47, ma senza poterci mirare, perché hanno il calcio troppo corto per la mia corporatura). Qui, invece si parlava di un tiro dopo aver corso in salita con due cassette di munizioni piene, in modo da arrivare ad imbracciare un SIGNOR fucile, con il fiato corto e il battito cardiaco accelerato. Due centri perfetti come mia prima performance.
«È culo», dico io.
«No, non lo è»… dicono gli SO dello stage... «Un colpo può esserlo, l’altro è “manico”…. Avevi già tirato con un fucile simile, vero?»
«NO, mai.»
Poco dopo, alla fine della giornata, davanti ad una piadina, mentre chiacchieravo con un ragazzo della squadra dell’antiterrorismo della Guardia di Finanza, ricevo anche i suoi complimenti… e lui è un tiratore scelto… e istruttore!
«Io l’ho colpito solo una volta. Complimenti ancora… se ti arruoli, hai un mestiere»